Io non festeggio 8 Marzo inteso come giornata internazionale della donna, lo dicevo anche l'anno scorso.
Per tanti motivi, perché è una festa commerciale, perché ha una connotazione fortemente politica all'origine e per l'uso che si fa.
La giornata internazionale della donna venne sancita come tale in Russia, dal Partito Comunista.
La demagogia comunista che proclama l'uguaglianza della donna all'uomo, uguaglianza nei diritti e doveri, tralasciando l'aspetto psicologico.
Nella idilliaca società comunista, gli oneri della donna venivano accuratamente rispettati.
La donna aveva doppio diritto al lavoro nei confronti dell'uomo, lavorare nelle fabbriche, orario di lavoro in tre turni e lavorare a casa, la quale gestione le veniva lasciata completamente, e, spesso, anche il mantenimento di tutta la famiglia, compresso l'uomo.
Tutto questo mentre non aveva la libertà di gestire la propria volontà e capacità di procreazione.
Le femministe non hanno conquistato un bel niente, se no il diritto di vendicarsi, trattando l'uomo come oggetto, nei festeggiamenti di questa ricorrenza. Abitudine di pessimo gusto, secondo me che non fa altro che accentuare l'aberrazione. La via giusta non è la guerra tra il sesso maschile e quello femminile, tra uomo e donna.
Noi, donne, non siamo uguali agli uomini, non dobbiamo esserlo. Noi siamo l'elevazione, il completamento, la compiutezza. Di questo dobbiamo essere convinte noi stesse come donne e come madri, educatrici di figli maschi. Noi non dobbiamo rivendicare nulla, solo plasmare con cura, intelligenza e amore le anime dateci in custodia su questa terra, per raccogliere naturale riconoscimento, amore e rispetto.
Con la premessa che si può essere concordi o no, vi lascio in compagnia delle parole di Osho, autore che mi diletta molto, e vi auguro proficuo tempo di riflessione e Buona Primavera!
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".....Nella teologia cristiana puoi trovare la stessa allegoria, racchiusa nella storia di Dio che ha creato il mondo in sei giorni, e si è riposato il settimo. Quei sei giorni sono i sei chakra: i sei centri dell’essere. Il settimo è riposo: sei arrivato a casa e ti riposi. Quell’allegoria non è stata compresa nella giusta prospettiva.I cristiani, in particolare i teologi cristiani, non vanno mai molto in profondità. La loro comprensione resta superficiale: al massimo può essere logica, teorica, ma non tocca mai il nucleo essenziale.
Dio ha creato il mondo: prima ha creato la materia, alla fine ha creato l’uomo. Per cinque giorni ha creato tutte le altre cose del mondo – materia, animali, uccelli – e al sesto giorno ha creato l’uomo. E nell’ultimo istante del sesto giorno ha creato la donna. Questo ha un valore molto simbolico: la donna è l’ultima creazione; neppure l’uomo è l’ultimo. E l’allegoria è ancora più bella, perché dice che Dio ha creato la donna dall’uomo. Ciò significa che la donna è una raffinazione dell’uomo, una forma più purificata.
Come prima cosa, donna significa intuizione, poesia, immaginazione.
Uomo significa volontà, prosa, logica, ragione.
Tutto questo è simbolico: l’uomo implica qualità aggressive, la donna ricettività; e la ricettività è più elevata. L’uomo è caratterizzato dalla logica, dal ragionamento, dall’analisi, dalla filosofia; la donna dalla religione, dalla poesia, dall’immaginazione: è più fluida, più flessibile.
L’uomo è in lotta con Dio, e la scienza, è un frutto puramente maschile: è l’uomo che lotta, che combatte, che cerca di conquistare. La donna non lotta mai, si limita ad accogliere, aspetta; è in uno stato di resa, si abbandona, si lascia andare.
E l’allegoria cristiana dice che Dio creò prima l’uomo. L’uomo è l’essere più elevato del regno animale; ma, per ciò che concerne l’umanità, la donna è più in alto. I teologi cristiani hanno interpretato l’intera allegoria in modo del tutto sbagliato, l’hanno letta in una prospettiva da maschi sciovinisti: pensano che l’uomo sia più importante, per cui Dio lo creò per primo. Ma in questo caso gli animali devono essere ancora più importanti! Questa logica è falsa, fallace.
I teologi pensano che l’uomo sia la cosa importante, la donna è solo un’appendice. All’ultimo momento,
Dio sentì che mancava qualcosa, per cui prese un osso dall’uomo, e creò la donna: la donna non viene ritenuta qualcosa di rilevante; è una semplice collaboratrice domestica, serve solo per far stare bene l’uomo, che altrimenti si sarebbe sentito solo. Il racconto biblico viene analizzato in modo tale da dare l’impressione che la donna sia meno importante dell’uomo: un semplice giocattolo con cui l’uomo può trastullarsi, altrimenti sarebbe solo. Dio amava così tanto l’uomo che pensava si potesse sentire triste e
solitario… no, non è così!
L’immaginazione sopraggiunge solo quando la volontà si arrende. La stessa energia cristallizzata nella volontà diventa immaginazione; e la stessa energia che diventa aggressività muta in ricettività; e la stessa energia che lotta diventa collaborazione.
La stessa energia che è rabbia diventa compassione.
La compassione scaturisce dalla rabbia; è un raffinarsi della rabbia: è una sinfonia superiore che scaturisce dalla rabbia. L’amore affiora dal sesso; è una vetta più elevata, qualcosa di più purificato. Dio ha creato la donna dopo aver creato l’uomo, perché la donna può essere creata solo in un secondo tempo. Prima
devi creare l’energia grezza, poi puoi raffinarla: la raffinazione non può precedere. E in questa allegoria c’è un messaggio: ogni uomo deve diventare femminile, prima di raggiungere il settimo chakra. Questo accade nel sesto centro: nello Yoga il sesto centro è il chakra chiamato ajna, il centro della volontà. Ajna significa “ordine”, “comandamento”: il sesto è il centro più potente e molti vi rimangono bloccati; poi continuano
a giocare con le energie spirituali e a fare cose stupide, sciocche. Nel sesto centro l’uomo deve diventare femminile, e tutta la sua volontà dev’essere usata solo per una cosa: deve volersi arrendere. La volontà di arrendersi è la cosa più grande del mondo; e può accadere solo se hai forza di volontà, non una normale forza di volontà, ma una straordinaria forza di volontà.
Di solito si pensa che le persone che si arrendono siano debolucce, è falso! Solo persone molto forti possono arrendersi, la resa richiede forza, una grande forza...."
( Frammento di testo tratto dal libro "Chakra, la forza della vita")
16 commenti:
Finalmente sono riuscita a ripristinare i commenti, quindi faccio una prova.....sono contenta, perché questa funzione era sparita.
Post meraviglioso, Gabry.
Complimenti e buon 8 marzo.
Grazie Gianna,un abbraccio!
Bellissimo. Concordo . Baci baci
Bellissimo. Concordo . Baci baci
Grazie tesoretta, bacetti.
Concordo con le tue interessanti, profonde e vere riflessioni Gabry, e grazie per il testo di Osho che io adoro profondamnete.
Un abbraccio
Ciao Betty, sono contenta di trovare in te una ammiratrice dei testi di Osho....m'ispira molto perché ritrovo nelle sue parole i miei pensieri e sensazioni. Grazie, un abbraccio a te.
Cara Gabrielle, detto bene l'intestazione del post! la donna non è solo donna fa molto di più!
Bellissimo post cara amica.
Tomaso
Tomasoooo, caro, ti ringrazio. Al momento sono al lavoro, ma conto di fare un giro a trovare i miei vecchi amici di blogger stasera. Un bacione.
Un bellissimo post che mi trova concorde.
Un bacione, buona serata
Ciao Paola, grazie , che bello ritrovarvi, buona serata e buona domenica.
Condivido tutto.
Ciao Rosalba, grazie, dolce serata!
http://amicidimauro.wordpress.com/la-donna/
<3 :D
Bellissimo omaggio Mauro :))
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