Sfavillio di lucciole
l'albero manda
Aroma caldo
di mele cotte e ambra
di mele cotte e ambra
Riflessi danzanti
nell'ombra
nell'ombra
E l'attimo puro
di magica attesa
di magica attesa
*
Si ode lontano
accordo argentato
accordo argentato
Dalla finestra
di gelo ricamata
di gelo ricamata
Osservo la scia
di stelle dorate
di stelle dorate
Ma come?
E già passato?
E già passato?
*
Smarrita mi sento
un solo momento
un solo momento
All'uscio di casa
sento bussare
sento bussare
Mi guardano tutti
con occhi felici
con occhi felici
Bambini con visi
dipinti di gioia
dipinti di gioia
Il canto si alza al cielo
e sento nel cuore
dolcezza infinita
dolcezza infinita
Il dono aspettato
mi è stato dato
mi è stato dato
Il dono più grande
più caro
La Vita.
più caro
La Vita.
16 commenti:
Un componimento sul Natale inedito, inconsueto, con una descrizione fedele, fatta di immagini nuove, originali, che dischiudono un mondo magico, incantato, direi onirico, com'è appunto il Natale, una ricorrenza fugace, da sogno, ammantata di luci, sfavillii, doni e buoni propositi (effimeri e spesso traditi).
L'unico dono vero, importante, sul quale l'autrice invita a riflettere, è quello della vita.
Grazie, che bel commento. Mi piace il tuo stile, Guardiano.
Buenas tardes Soledoro. Simplemente preciosa esa poesía de la navidad, como todas las que nos publicas diariamente.
Un saludo Paco
Un saluto provo se riesco. lascio un saluto.
Tomaso
Ei, Paco, troppo buono tu, come i manicaretti che cucini. Saludo!
Grazie, Tomaso, saluto ricevuto, è andata bene la prova...Ricambio con calore.
Ciao Soledoro,
ripasso per ringraziarti della visita all'Angolo del sorriso e lasciarti un cordialissimo saluto.
Eccomi cara Soledoro ho visto che sei passata nel mio passato e presente, questo mi a fatto tanto piacere.
La prossima volta che ci sentremo su skype verrei farti una domanda sulla verifica parola...
Buona giornata cara amica.
Tomaso
Un cordiale saluto a te, caro Guardiano. Grazie della visita, sempre gradita, buona giornata.
Caro Tomaso sono passata e presente nel tuo passato e presente...
Ok,buona giornata serena.
Vado per prendermi il premio fedeltà che offri. Un abbraccio.
Ciao Soledoro, ma che bello questo blog.
Devo ringraziare la tua mail...
Pubblico con gioia la tua bella poesia.
Buona domenica!
Grazie di cuore, Gianna!
C'è un qualcosa -non so cosa ma è una costante negativa- che mi rende odiose e antipatiche le poesie di natale, forse perché quando ero un ragazzino -ero il più giovane della famiglia- mi costringevano a recitarle davanti a tutti schierati e a me veniva il mal di pancia nel vedere le loro facce da buoni e buone che mi sorridevano compiaciute; non ti dico poi quando le mie care zie incominciavano coi loro pignistei "ma quanto è bravo il nostro ometto" e io sarei sprofondato giù all'inferno dove di sicuro non sarebbero mai venute a trovarmi.
Ma la tua ha -come le altre- quel senso di leggerezza che, come oramai ben sai, è una tua caratteristica che a me piace tanto di te.
Dimentico quindi il motivo della poesia e mi tengo la leggerezza e quell'atmosfera da "Schmetterling" che mi attira.
Come vedi, Vincenzo, ho riproposto questo mio componimento di quattro anni fa. Vedo la scena che racconti e sento, sono nell'animo di quel bambino costretto a gioire. I giorni di Natale della mia infanzia sono stati così. Leggeri. La gioia di vivere credo sia il più grande ringraziamento, senza indirizzo specifico. Grazie.
Caspiterina cara Gabry, i versi danno gioia allo spirito, abbeverare il cuore è più importante di qualsiasi cosa, sono passato un po in ritardo, ma l'importante è passare, ti auguro un felice anno ricco di serenità.
Grazie Gaetano, sei un caruccio tu e sei benvenuto ogni volta che passi di qua. Ti auguro un felice 2016. Abbracci.
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